Se c’è una cosa che ho imparato a costo di lacrime e sangue nell’età adulta è che alla fine uno è sempre solo, ed è da solo che deve trovare la sua serenità e il suo equilibrio, perché dipendere da qualcuno non è saggio. Purtroppo però non siamo fatti per essere anche felici, da soli, o perlomeno la stragrande maggioranza di noi fatica a esserlo appieno. Sarebbe un lusso eccessivo, e noi non vogliamo avere vita facile. Da lì derivano tutte le piroette ed evoluzioni che a tutti tocca fare per crearsi una rete di amicizie, trovare l’amore eterno, sfornare tanti bambini e così via.
Onestamente non saprei dire quale cosa sia per me più problematica e difficile, tra le due. Per non parlare di come sia possibile farle coesistere senza impazzire. Perché mi sembra quantomeno sospetto che quando credo di sentirmi davvero vicina a qualcuno io sia terrorizzata dal non riuscire più a essere forte da sola, mentre se riesco a far valere la mia indipendenza chi ho intorno tenda a prenderla sul personale.
Quindi mi scuso in anticipo con chi in futuro mi troverà sulla sua strada e penserà che io sia una donna indipendente e allo stesso tempo capace di avere delle relazioni o delle amicizie forti. Non è vero, vi sto ingannando: non sono nessuna delle due cose, ma lo scoprirete troppo tardi.
Hai centrato il punto: essere forti e capaci di stare da sole per poter stare davvero bene e in maniera completa con qualcuno. Le due cose, in apparente contraddizione, possono solo coesistere.
Ah ma nella teoria il punto mi è chiarissimo da tempo, credimi :)
È nella pratica che mi si fa gentilmente notare (a ragione, per carità) che sono un disastro.
Dai! Non sei sola.
Inganno anch’io tutti quanti…
E da molto tempo.
La cosa che più mi tortura in questo momento è: si scrive “a pieno” o “appieno”?!
Onestamente, scopro ora che si possa anche dire “a pieno”. Comunque il dizionario dice che sono corretti entrambi, e ci fidiamo!
http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/appieno.aspx?idD=1&Query=appieno
… thank you for sharing this.. mi associo nell’essere un disastro.. appieno
Uella, grazie a te della visita :)
(e anche se la cosa del mal comune mezzo gaudio non la trovo poi così vera, mi consolo sapendo di non essere l’unico disastro…)
Al di là del fatto che c’è sempre spazio per migliorarsi, io penso che quando uno fa del proprio meglio ed è sincero con se stesso/a… beh, al diavolo i giudizi: il risultato è una persona autentica.
Quello sicuramente, e infatti non è il giudizio altrui, il problema.
È fare del proprio meglio, essere sinceri con se stessi e con gli altri, ed ottenere come risultato di ferire qualcuno o mandare a scatafascio qualche rapporto che di certo non vorresti perdere. A quel punto magari ti poni qualche domanda sulla tua autenticità, che magari andrebbe un pochino aggiustata o migliorata :)