Titolo originale: Mimi wo sumaseba
Di: Yoshifumi Kondô
Visto con un ritardo di: 18 anni
In: italiano
Perché sì:
– La mia fiducia nello Studio Ghibli mi fa tuffare di testa in qualsiasi cosa abbia il loro nome stampato in copertina. Questo è il secondo strike, però, quindi dovrò cominciare a rivedere questa tattica.
– I personaggi sono simpatici e i dialoghi piuttosto coinvolgenti. Un sorriso te lo strappano su diversi fronti: la famiglia strana e disordinata, i ragazzini impacciati, il gatto sornione. Purtroppo non basta, ma è già qualcosa.
Perché no:
– Per una volta non ho niente da ridire sul titolo italiano. Sembra il titolo della più becera telenovela sudamericana, e anche se non arriva a tanto il film è sicuramente una storia di amori adolescenziali che non offre molto altro. Esiste tutto un genere di manga giapponesi con questo stile, e il film è tratto da uno di questi. Niente di male, di per sé, solo che avrei voluto saperlo prima. Per evitarlo, forse.
– L’ho già detto per Arrietty; un film dello Studio Ghibli senza la fantasia sfrenata dello Studio Ghibli è un film che non mi piace. E questa cosa dell’amore adolescenziale onestamente è ancora meno entusiasmante dei nanetti di Arrietty, appunto.
– Come se non bastasse, cantano pure. Non è un vero e proprio musical, per fortuna, ma per i miei gusti si dilettano decisamente troppo in un’orrenda rivisitazione di Country Road, che fa da filo conduttore a un po’ tutto il film.
NB: NON esiste un trailer italiano online, quindi vi beccate quello giapponese. Lamentatevi con YouTube.