Archivi categoria: Porco di qua e porco di là

Feck

Dopo aver prenotato due voli nel giro di pochi giorni con Ryanair, sul cui sito succedono cose inesplicabili come scegliere un volo, arrivare all’acquisto evitando accuratamente le mille trappole tese per aumentare il prezzo, ricevere un messaggio di errore durante il tentativo di pagamento e ricominciare da capo solo per scoprire che improvvisamente lo stesso volo costa 10 euro in più, non posso che unirmi al coro:

La conclusione la lascio a qualcuno che si esprime meglio di me

E poi ci sono le foto delle vacanze da mettere a posto, e i panni da stirare che costantemente si impilano, e vorresti anche ricapitasse di guardare un film prima o poi, e il blog non si scrive da solo, e in palestra non ci vai da almeno due settimane e si vede, e il frigo è talmente vuoto che se ci parli senti l’eco mentre tu vivi di surgelati e scatolette, e c’è gente che non vedi da mesi e prima o poi giustamente smetterà di cercarti, e la tua storia ha bisogno di più dedizione, e ogni tanto devi leggere un giornale perché una mezza idea di cosa succede nel mondo la vorresti, e mi raccomando depilati che non sia mai che ci sia un pelo di troppo, e non arrivare in ritardo agli appuntamenti perché non è rispettoso, però prenditi gli insulti nel traffico perché tanto ha ragione il prepotente col braccio fuori dal finestrino e tu devi stare zitta che metti che scende cosa fai, e non ti scordare di bagnare le piante, e dormi almeno 8 ore se no hai la lucidità di uno zombie e ti vengono pure le occhiaie, e non puoi mica lasciare i piatti da lavare che col caldo puzzano, e fatti vedere da mamma e papà ogni tanto perché ormai sanno a malapena che faccia hai, e anche se esci in media alle 8 di sera dall’ufficio mettiti il cuore in pace e ringrazia di avere un lavoro e che ti paghino pure gli straordinari.

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Al mondo c’è gente malvagia

Tu che pensi sia una buona idea creare un calendario per ufficio dal tema “paesaggi tropicali” non puoi che essere un sadico senza pietà, e mi auguro che la tua scrivania sia in uno scantinato umido e senza luce.

Di strategie di marketing che vanno ripensate

Se la domenica mattina vengo svegliata dal citofono ci sono buone probabilità che io voglia parlare di Gesù, in effetti, ma non esattamente nella maniera in cui speri tu, caro il mio Testimone di Geova.

Temevo le ferie mi avessero cambiata, e invece sono bastate 8 ore per tornare a bestemmiare con la naturalezza di un vecchino veneto col bicchiere di bianco in mano. Meno male, son proprio sollevata.