Archivi categoria: Post che lasciano il tempo che trovano

Non c’è spazio per la sincerità in questo mondo

È successo quello che temevo. È arrivato il giorno in cui sono stata per la prima volta contattata da un cliente tramite WhatsApp. E ho capito che non posso più rimandare: devo cambiare lo stato che ho da anni a questa parte e che sento così mio.

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Comunicato stampa

Visto che i miei piccoli fan mi reclamano (giuro, siete in quattro gatti ma siete tanto teneri… così teneri che mi chiedo come possiate essere miei amici) vorrei rassicurare tutti, prima che comincino le rivolte in piazza e il lancio di mattoni contro le vetrine. Il pensiero di queste pagine è costante, e non è mia intenzione lasciarle morire. È solo che la vita reale, come ho già detto pochi post addietro, mi reclama. La mancanza di tempo, i cambiamenti, le situazioni complicate, gli allagamenti e, dulcis in fundo, la mia pigrizia riescono sempre ad avere la meglio. Ma nonostante tutto il mio approccio non è cambiato: questo blog è una cosa mia, una cosa da nulla e che non conta nulla per il mondo ma che invece per me conta parecchio. Qualcosa iniziato un po’ a casaccio ma finito per essere una valvola di sfogo, un esercizio di scrittura, un modo di farmi conoscere meglio, e tanto altro. Un posto pubblico ma in fondo infinitamente più privato di tanti altri, dove infatti scrivo cose che mai scriverei altrove. E non si smette di avere bisogno di una cosa del genere da un giorno con l’altro. Spessissimo mi trovo a pensare come racconterei qui con parole mie quello che ho visto/fatto/letto. Infatti ci sono un paio di schede di film nelle bozze, ci sono una marea di foto ancora da sistemare che vorrei un giorno pubblicare, ci sono tante cose varie ed eventuali di cui vorrei scrivere. Non so quando lo farò, ma credo che prima o poi lo farò. Portate pazienza, se volete.

Sui social network invece credo che continuerò a latitare, perché ho deciso che va bene così. Fine del comunicato. Buonanotte.

Fare le vacanze a settembre, in una semplice vignetta

tumblr_ncitr4zwBK1rq1pj8o1_500Prima penso a tornare non-obesa, poi magari un giorno metto anche a posto le foto. Volevo ringraziare i pasteis de nata e la pasticceria portoghese in generale, i vagoni di uova che si sono sacrificati per nutrirmi nella mia settimana a Porto sotto forma di crema pasticcera arancio fosforescente, le sardine e i baccalà che mi sono saltati di loro spontanea volontà nel piatto, il vino Porto invecchiato di 40 anni che è stata un’esperienza quasi mistica, e le onnipresenti salite e discese che non sono bastate a non farmi ingrassare ma sono bastate a farmi venire i polpacci di Karl-Heinz Rummenigge.

50 sfumature di marrone

Sono andata a fare delle foto per il sito web di una clinica veterinaria dove lavora un amico, e già che c’ero mi sono fatta dei nuovi amici.

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Trascrizione di un dialogo tra me e la mia vicina novantaduenne, con traduzione.

Io: Ciao E., come stai? Tutto bene?

Vicina: Han dì che ‘l papa al sta minga tropp ben.
[Hanno detto che il papa non sta molto bene.]

Io: Davvero?

Vicina: Duveva nà al Gemelli inier, ma l’ha lasà stà.
[Ieri doveva andare al Gemelli, ma alla fine ha rinunciato.]

Io: È un uomo impegnato, si sa!

Vicina (visibilmente preoccupata): Al fa tropp, al fa tropp!
[Fa troppe cose, fa troppe cose!]

In memoria di un inverno in cui ho bevuto molto bene

Poi finalmente trovi un posto dietro casa che fa dei cocktail della madonna, in cui il personale è simpatico, ormai ti conosce e ti tratta bene, e un bel giorno vai lì con un amico, bevi come una disperata e finisci per elencargli nel dettaglio tutte le pratiche sessuali che hai fatto e non hai fatto nella vita. Seduta al bancone. A poca distanza da baristi e camerieri. E ti tocca cercare un altro locale dove passare le tue serate.

Brianza ink

Ho finalmente digitalmente depennato dalla to-do list qualcosa che era lì, in cima a tutto, da più di due anni. Ora mi posso dedicare con calma a, tra le altre cose, cercare un corso di yoga (in lista da più di un anno) e portare a riparare il frullatore (in lista da circa 8 mesi).

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Ho anche fatto contenta la mia amica che da anni mi diceva che non si può avere un numero pari di tatuaggi. Magari aveva ragione lei e, ora che il totale è salito a tre, magicamente tutte le mie sfighe spariranno. Ci conto, eh.

 

Forse ho trovato un campo in cui specializzarmi

Stasera ho scoperto per puro caso che, cercando “cocktail molecolari” su Google, una delle prime immagini che vengono proposte è una banalissima foto di un Mondrian Martini che avevo postato ormai due anni fa.

Oltre a dire molto di me e del mio blog (nonché della gente che frequento e delle brutte abitudini che mi fa prendere), ammetto che questa cosa mi rende anche un pochino orgogliosa, anche se non saprei dire esattamente perché.

Comunque cavalcherò l’onda della fama e del successo postando immediatamente un’altra foto a tono, questa volta raffigurante orsetti gommosi alla vodka che nuotano in un mare di alcool blu:

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Ora però vado a prepararmi per il mio sabato sera, che si prospetta più o meno così (sombrero a parte):

tumblr_n03bqxWSJH1qi14xwo1_1280(via Brondybux)

Cose da tenere a mente #19

Capisci di stare male, ma male forte, quando vai in bagno la mattina presto completamente rincoglionita in modalità sonnambulismo, e riesci comunque ad accorgerti che la coinquilina ha usato il tuo bagno perché il rotolo della carta igienica non si srotola nel verso giusto.

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Brianza velenosa

Non ho ancora visto Il capitale umano, ma essendo mio malgrado nata e cresciuta in Brianza ho intenzione di farlo.

E non pensate che io sia interessata alla discussione che ne è scaturita, anche perché, come chi mi conosce sa bene, non sono certo una che difende queste zone a spada tratta. Anzi. Mi interessa vedere un film ambientato dalle mie parti, tutto lì.

Detto questo, io dalla finestra stasera vedo questo, poi fate voi.

Tramonto