Archivi tag: Detachment

Detachment

Di: Tony Kanye

Visto con un ritardo di: meno di un anno (ma in Italia esce a giugno)

In: inglese

IMDb

Perché sì:

– C’è un sacco di gente famosa, in questo film. Gente che fa bene il proprio lavoro. Che le loro doti vadano sprecate in un film noioso e pesante, beh… è davvero un peccato.

– Provo sentimenti contrastanti per Christina Hendricks. Ovvio, darei un braccio per un viso coi suoi lineamenti, ma quando leggo articoli che parlano delle sue forme come qualcosa che sta cambiando i canoni di bellezza femminile mi prudono le mani. I suoi chili di troppo sono decisamente troppo concentrati in un punto ben preciso, e non è certo questa la bellezza cicciottella che andrebbe rivalutata. Detto questo, un film con Christina Hendricks in cui le sue tette vengono costantemente nascoste da maglioncini neri e camicette castigate mi guadagna automaticamente qualche punto. 

– Ok, alcune parti della trama non sono del tutto da buttare via. La storia della giovane prostituta, per esempio, è abbastanza interessante e riesce a non essere troppo scontata. Niente, più di questo non riesco a concedere. Ora passiamo a come la penso davvero su questo film.

Perché no:

– Basta, basta, basta col tema dell’insegnante che ha a che fare con i ragazzi difficili e li conquista. L’evolversi della trama qui non è scontato e ci sono delle storie parallele vagamente intriganti, è vero, ma bastaaaaaaaa! Non se ne può veramente più.

– Credo sia uno dei film più pretenziosi e forzatamente melodrammatici che io abbia mai visto. Un esempio solo, che credo basti e avanzi: era proprio necessaria la preside depressa che fa gli annunci all’interfono piangendo per terra in posizione fetale?

– C’era una volta una ragazza che una domenica pomeriggio si guardò un film con un principe di nome Turtle. Dopo un’ora e mezza che a entrambi erano sembrate quattro, in cui il principe a tratti controllava la posta e rispondeva alle mail di lavoro pur di fare altro, la fanciulla provò a scrivere per i suoi numerosissimi lettori (ehm…) qualcosa di questo film che non le era esattamente piaciuto. Capì che era stata soprattutto la regia a disturbarla, per le sue troppe pretese, le inquadrature strane francamente inutili, i rapidi e poco originali flashback visivi del protagonista. Documentandosi e curiosando scoprì che il regista dell’opera altri non è che quello di un altro film, ben più riuscito e apprezzato, chiamato American History X. “Com’è possibile?” si chiese, “Come può un uomo che ha fatto un film così coraggioso, innovativo e semplicemente bello aver ora generato questa schifezza?”. La ragazza non si diede per vinta e continuò a cercare, leggere e curiosare nel meraviglioso regno di internet, e scoprì che il tizio è un pazzo scatenato che si è inimicato tutta Hollywood, e che sul montaggio di American History X aveva idee totalmente diverse dalla produzione, tanto da voler disconoscere il film nella versione in cui noi l’abbiamo visto. Ah ecco, ora sì che tornano molte, moltissime cose. E vissero tutti felici e contenti.