Titolo originale: The secret life of Walter Mitty
Di: Ben Stiller
Visto con un ritardo di: meno di un anno!
In: inglese
Perché sì:
– La prova che non si deve dare per forza retta alle recensioni (scritte o verbali): me lo avevano sconsigliato tutti, invece ho fatto bene a fidarmi dell’unico parere positivo, venuto evidentemente dalla persona giusta.
– Il film visivamente è bello di una bellezza ovvia, forse poco innovativa. Ma pur sempre di bellezza si tratta, quindi io mi sono comunque fatta rapire e trasportare senza opporre resistenza.
– Ben Stiller fa la persona seria, ma per fortuna non fino in fondo. Evidentemente non ha resistito al richiamo del suo essere un minchione e ha infarcito i dialoghi di battutine nel suo stile, che ho apprezzato molto. Perché se un uomo è un minchione, per me ha già vinto.
– La fotografia è grande protagonista sia esplicitamente, come parte integrante della storia, che implicitamente (si fa per dire), con delle inquadrature spettacolari e di una bellezza di cui al punto 2. E anche qui Ben mi ha guadagnato tanti punti.
Perché no:
– La parte della storia d’amore è un po’ tonta. Parecchio tonta, anzi. Tutte queste cose in comune che vengono fuori per caso in tre conversazioni risicate e combaciano alla perfezione… mi pareva di stare nella canzone di Silvestri: “maddai, abbiamo due braccia due mani due gambe due piedi due orecchie ed un solo cervello”! Il livello è un po’ quello, insomma.
– Ok lo ammetto, anche il resto della storia mi ha lasciato un po’ perplessa qua e là. Non quanto la storia d’amore dai dialoghi rimbambiti, ma quanto basta. In fondo era tutto fin troppo forzatamente ritagliato su misura e incastrato alla perfezione per creare la massima opposizione possibile tra uomo triste e represso e uomo senza paura che “vive davvero”. Il che può anche essere un messaggio sacrosanto, però a me son sempre piaciute le vie di mezzo.
Epic Win solo per questa frase: “Perché se un uomo è un minchione, per me ha già vinto”! Fantastica. Io sono tra quelli a cui il film non è piaciuto per niente. La storia l’ho trovata esile e parecchio retorica così come la resa dei personaggi. Alla fine mi è solo sembrato un lunghissimo spot stile National Geographic di bellissimi paesaggi incontaminati e poco altro. E mi dispiace perché io a Ben Stiller voglio davvero molto bene.
Sì è vero, la storia lascia a desiderare su più fronti. Però non posso farci niente, esteticamente l’ho trovato talmente bello che sono riuscita a passar sopra ai lati negativi :)