Di: Evan Goldberg, Seth Rogen
Visto con un ritardo di: meno di un anno!
In: inglese
Perché sì:
– Il perché mi piacciano Seth Rogen e la sua cricca l’ho già spiegato qui. Non c’è da aspettarsi comicità sopraffina e tecnica cinematografica di alto livello, ma sono stupidi al punto giusto e a me fanno ridere (il più delle volte). Punto.
– In questo caso la sorpresa più gradita è James Franco. Non che non si sapesse che è pure lui un cretino quando vuole, ma per una volta il ruolo del vero cazzone è suo e devo dire che non delude.
– Io l’ho visto in inglese e non garantisco nulla sulla versione italiana: in questo tipo di comicità purtroppo è facilissimo che l’adattamento non renda giustizia alla versione originale. Mi auguro però che in questo caso non sia così, perché credo che certe battute e certi scambi siano davvero notevoli e, solo ed esclusivamente nel contesto di queste commedie, di alto livello.
Perché no:
– Mi piace ridere e mi piacciono i film che fanno ridere. Sono anche convinta che si possa ridere di argomenti molto seri, se trattati con intelligenza. Ecco, io in questo caso ho riso, ma di certo non si può dire che ci sia sotto molta intelligenza. E di certo sul tema della Corea del Nord ci sarebbe da dire qualcosa in più del ritratto ironico di un leader cattivone, di qualche rapido accenno alla popolazione affamata, e di qualche battuta sulla cacca. Temo che in realtà ci sia ben poco da ridere, tra l’altro. Questo non vuol dire che il tutto debba essere fermato col ricatto e le minacce, ma semplicemente che io l’ho trovato poco rispettoso e costruttivo.
NB: Avevo scritto questa bozza prima che succedesse il disastro di questi giorni, e in qualche modo ci sono dei parallelismi, direi.
– Non so se posso perdonare agli allegri compari l’assenza di Jay Baruchel. Vuoi dire che una particina non gliela si trovava proprio? Neanche una comparsata piccola piccola? Uffa.