Un mese praticamente senza internet nella nuova casa, lavorando in un ufficio dove farsi i fatti propri online in orario di lavoro è praticamente impossibile. Un mese che mi è sembrato lunghissimo.
Però pare che io sia sopravvissuta, ora internet funziona e per di più da domani cambio nuovamente lavoro (se pensate che lo faccia principalmente per potermi fare i fatti miei su internet a qualsiasi ora non avete ragione, ma non avete neanche completamente torto).
In mezzo a una serie di cambiamenti notevoli che ho affrontato e mi preparo ad affrontare è successo che dopo quasi tredici anni il mio cagnone se n’è andato, e come succede sempre in questi casi avrei voluto saperlo prima, per poter passare più tempo a coccolarlo e viziarlo ora che era vecchio e stanco. Quindi, anche se avrei tanto da dire dopo un mese di isolamento, il primo post della connessione funzionante è solo per lui.
Ciao stupidotto, averti vicino mi dava una sicurezza e un’allegria che mi ricorderò sempre. C’è una cosa che non ti ho mai detto, anche se sotto sotto magari l’avevi capita da solo: sei stato uno dei pochi veri punti di contatto tra me e mio padre, almeno da quando io sono adulta. Con le mille difficoltà che abbiamo a comunicare e a intenderci, abbiamo sempre saputo di volerti entrambi un bene dell’anima e di poter condividere almeno quello. Mi manchi già da morire.